L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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venerdì 15 febbraio 2008

Giustizia/Carcere: Per l'incapacità dell'attuale dirigenza dell'amministrazione penitenziaria, un commissario straordinario per le carceri

Osapp- un commissario straordinario per le carceri

Ansa, 15 febbraio 2008

Al 13 di questo mese i detenuti presenti nelle strutture carcerarie sono 50.220, su una capienza totale prevista di 43.228, come si vede, da un bel pezzo già superata". Lo dichiara il segretario generale dell’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma Polizia penitenziaria) Leo Beneduci, facendo chiarezza sulle cifre riportate questa mattina e riguardanti i dati del sovraffollamento. "Quello che è interesse ricavare, leggendo i dati regione per regione - spiega Beneduci -, sono le percentuali di scopertura che si ottengono analizzando il rapporto tra capienza effettiva e quella prevista come regolamentare. Nella regione Puglia i detenuti presenti oltre la capienza prevista raggiungono il 12 per cento, la Sicilia è al 12 per cento, la Liguria al 14, la Toscana e il Piemonte sono al 16, passando a casi più sconvolgenti come il Veneto (37 per cento), la Lombardia (38) e l’Emilia Romagna (60).
Guardando solo all’Emilia Romagna - precisa Beneduci - i detenuti sono 3.772, su 2.255 previsti, come si vede quasi il doppio oltre il consentito. Siamo impressionati dal fatto che l’amministrazione penitenziaria rimanga ancora inerme di fronte a una situazione che continua a considerare il minore dei mali, sostenendo che l’indulto approvato due anni fa ha comunque consentito a non aggravare il quadro globale. Ci colpisce l’approccio approssimativo di chi, riportando i dati, esamina la situazione con lo sguardo rivolto all’indietro, citando gli effetti di una misura che rispetto al reale impatto prodotto non può essere considerata radicale: a oggi infatti, a due anni dal voto in Parlamento, assistiamo al rientro in carcere di 8.115 persone beneficiarie dell’indulto, quasi un terzo sulle 27.194 totali.
Due cose sono vere e sacrosante - continua Beneduci - che in carcere si sta male, e che questa situazione sia stata determinata dalla scandalosa e consapevole incapacità della dirigenza che siede ancora al proprio posto, con in testa il capo del dipartimento Ettore Ferrara. Si possono trovare tutte le scuse, e i piani di lettura che si vuole, ma a questo punto ci chiediamo che senso abbia stipendiare coloro che pur nell’inerzia, perdurano nell’amministrare, e male, il nostro dipartimento. Forse consapevoli e certi che la condizione lasciata sia comunque una buona lettera di referenze per rimanere anche con il nuovo governo. Al ministro Scotti e al sottosegretario Manconi chiediamo - conclude Beneduci - la designazione di un commissario straordinario che gestisca l’attuale emergenza carceri, in attesa che il nuovo esecutivo assuma urgenti iniziative