Giustizia/Carcere- Casini (Udc): misure alternative? dopo 2/3 di pena
Apcom, 25 marzo 2008
"Sfoltire le misure alternative al carcere, limitandole a casi tassativi dopo aver scontato effettivamente almeno due terzi della pena". Lo afferma Pier Ferdinando Casini nel suo intervento che verrà pubblicato domani sulla pagina di Radio Carcere del Riformista.
"La revisione delle misure alternative - spiega Casini - deve portare alla costruzione di un sistema penitenziario complesso, carcerario ed extracarcerario, dotato di strutture, competenze e professionalità adeguate. In tale ottica è urgente il riordino del Corpo di polizia penitenziaria e la revisione della geografia carceraria".
Altra soluzione proposta da Casini è la contestualità di giudizio tra libertà e colpevolezza: "Se lo puoi arrestare lo puoi giudicare - spiega Casini - Occorre l’incentivazione del giudizio con il rito immediato e per direttissima. Prevediamo, nell’immediato, un intervento sul potere di privare della libertà personale chi è in attesa di giudizio, attraverso una modifica della competenza sulle misure cautelari e un ripensamento del processo per direttissima o del rito abbreviato, affrontando in tal modo tre delle questioni più scottanti: garanzia dei diritti fondamentali della difesa, tutela della sicurezza dei cittadini, riduzione dell’enorme numero di detenuti in attesa di giudizio".
"Sfoltire le misure alternative al carcere, limitandole a casi tassativi dopo aver scontato effettivamente almeno due terzi della pena". Lo afferma Pier Ferdinando Casini nel suo intervento che verrà pubblicato domani sulla pagina di Radio Carcere del Riformista.
"La revisione delle misure alternative - spiega Casini - deve portare alla costruzione di un sistema penitenziario complesso, carcerario ed extracarcerario, dotato di strutture, competenze e professionalità adeguate. In tale ottica è urgente il riordino del Corpo di polizia penitenziaria e la revisione della geografia carceraria".
Altra soluzione proposta da Casini è la contestualità di giudizio tra libertà e colpevolezza: "Se lo puoi arrestare lo puoi giudicare - spiega Casini - Occorre l’incentivazione del giudizio con il rito immediato e per direttissima. Prevediamo, nell’immediato, un intervento sul potere di privare della libertà personale chi è in attesa di giudizio, attraverso una modifica della competenza sulle misure cautelari e un ripensamento del processo per direttissima o del rito abbreviato, affrontando in tal modo tre delle questioni più scottanti: garanzia dei diritti fondamentali della difesa, tutela della sicurezza dei cittadini, riduzione dell’enorme numero di detenuti in attesa di giudizio".
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