L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

giovedì 19 giugno 2008

Il Coordinamento Assistenti Sociali della Giustizia aderisce all' Appello "Salviamo la Gozzini"

Anna Muschitiello (Segretaria Nazionale Coordinamento Assistenti Sociali della Giustizia)


Oggi assistiamo ad un inaccettabile paradosso: più emerge con evidenza il fallimento delle funzioni storiche, degli stessi fondamenti teorici della pena detentiva, tanto più si ricorre ad essa, nella sua versione più retriva e vendicativa al di fuori dei necessari criteri di proporzionalità e di garanzia, soprattutto verso i soggetti più deboli e i comportamenti (di devianza sociale) cui più frequentemente si associano immagini di insicurezza.

Quanto più ci si sente legittimati ad attuare il controllo sulle aree più povere e marginali, ricorrendo ai soli metodi di pura repressione, dimostrando in questo modo l’incapacità di gestire adeguatamente le emergenze sociali, quali: i processi migratori, la precarizzazione del lavoro, l’impoverimento dei meno abbienti e di aree di ceto medio, l’aumento della marginalità sociale, tanto più si fa cadere ogni remora nel considerare impuniti i reati dei potenti e dei ricchi, annullando esplicitamente il principio costituzionale dell’uguaglianza di fronte alla legge.

In questo clima diventa sempre più difficile esercitare il nostro ruolo di operatori del sociale e di educatori al rispetto della legalità.

Non c’è dubbio che l’attuale società: confusa, disorientata, abbandonata alla precarietà esistenziale premi in termini di consenso sociale e politico tali scelte, ma è necessario che si comprenda che le ricadute nei diversi contesti istituzionali e della società saranno drammatiche e deleterie per la convivenza civile e democratica di tutti i cittadini.

Annullare la legge Gozzini significa far arretrare la civiltà giuridica del nostro paese e questa non è una questione che deve preoccupare e riguardare solo i diretti interessati e/o gli addetti ai lavori, ma tutti i cittadini democratici.

Ci auguriamo che gli avvenimenti di questi giorni facciano ritrovare la voglia di mettere un freno a questa deriva antidemocratica e far salire un moto di indignazione che faccia capire che a tutto c’è un limite.