NEWS SINDACALI- RSU FPCGIL S.VITTORE
Al Ministro della Giustizia
On.le Angelino ALFANO
Via Arenula n.70 – 00186 R O M A
e, p.c.
Al Ministro della Pubblica Amministrazione
e dell’Innovazione
On.le Prof. Renato BRUNETTA
C.so V.Emanuele II n.116 – 00186 R O M A
Al Capo del D.A.P.
Pres. Ettore FERRARA
Al Vice Capo del D.A.P.
Dott. Emilio DI SOMMA
Al Vice Capo del Dap
Cons. Armando D’ALTERIO
Al Direttore della Direzione Generale
Del Personale e della Formazione
Dott. Massimo DE PASCALIS
Al Servizio Relazioni Sindacali
C.A. Dott.ssa Pierina CONTE
Largo Luigi Daga n.2 - 00164 R O M A
Alla FP CGIL Nazionale
Alla FP CGIL Lombardia
Alla FP CGIL Milano
Oggetto: Decreto Legge 25 giugno 2008, n.112 recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione economica”
Questa RSU esprime con forza il proprio dissenso sul Decreto Legge 112 che maschera sotto l’offensiva verso i fannulloni e gli assenteisti il vero obbiettivo di questa iniziativa: destrutturare e demolire i servizi pubblici ed il lavoro pubblico.
Negli articoli del decreto si prevede l’estensione delle fasce orarie di accertamento della malattia lasciando solo un’ora libera – dalle 13 alle 14 – per soddisfare ogni esigenza di “sopravvivenza” come l’acquisto di farmaci o di vivande. Chi vive da solo è dunque costretto ad arrangiarsi coinvolgendo parenti od amici. Sono esclusi i trattamenti economici aggiuntivi per infermità dipendente da causa di servizio, è deciso lo spostamento dell’aumento degli stipendi da due a tre anni.
Gli assetti organizzativi sono ulteriormente ridotti, gli Uffici accorpati, gli organici già gravemente carenti, ulteriormente ridotti.
Altro effetto del decreto è la previsione dall’anno 2010 di una ulteriore riduzione del 20% di risorse provenienti da norme specifiche e destinate a contrattazioni integrative, impoverendo di fatto la contrattazione di secondo livello in barba al decentramento amministrativo ed alla relativa concertazione.
Come definire poi l’articolo 58 laddove individua la ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni ed altri enti locali attraverso la redazione del “Piano delle alienazioni immobiliari” allegato al bilancio di previsione?!?!
Noi dipendenti pubblici siamo rappresentanti del nostro datore di lavoro, il cittadino, e del servizio che dobbiamo fornire in virtù del mandato Costituzionale; abbiamo effettuato un giuramento per questo all’atto dell’assunzione e quindi crediamo che la compressione dei nostri diritti ricada per forza sull’incarico che assumiamo per la collettività.
Non crediamo che a questo esecutivo interessino le nostre proteste, non gli importa sicuramente del nostro servizio vista l’approssimazione con cui è stato elaborato il Decreto 112, ma troveremo il modo di far capire ai cittadini come la loro vita e i loro diritti primari alla giustizia, alla salute, all’istruzione siano strettamente legati alla nostra esistenza lavorativa e quanto la diminuzione delle risorse fornite al servizio pubblico cada sulle loro spalle.
Senza le approssimazioni e senza le paure che un sistema ulteriormente repressivo e punitivo vorrebbe accentuare ci opporremo con tutti i mezzi legittimati allo sfacelo e alla sottrazione dei beni e dei diritti pubblici per i cittadini, per noi, per il nostro Paese.
La RSU FPCGIL
San Vittore
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