La Cisl Penitenziari scrive al ministro Alfano
Preg.mo Ministro Alfano,
il Coordinamento Nazionale CISL FP Penitenziario ha espresso apprezzamento su alcune iniziative che Lei ha indicate ripetutamente in questa estate.
Tuttavia il compito, nella gestione della Giustizia, ed insieme quindi del Sistema Penitenziario, è arduo e la impegnerà come forse anche la S.V. non avrebbe ipotizzato. Troppe sono infatti le questioni ed i problemi rimasti insoluti negli ultimi anni.
Un Sistema, quello Penitenziario, che abbiamo spesso denunciato vivere un profondo malessere, divenuto cronico e tale da mostrare apparentemente che non ci sia una via di uscita. E invece con l'assunzione del ruolo di responsabilità, proprio di tutti gli “attori” coinvolti dalle decisioni che andranno assunte (anche delle OO.SS. del Personale), ed in particolare con la volontà da Lei reiteratamente dichiarata di voler cambiare la situazione, il Sistema Penitenziario può finalmente risollevarsi e rilanciare questo strategico settore della Sicurezza e del Sociale. Un Sistema che è schiacciato dal peso del sovraffollamento dei detenuti, sia nelle Strutture per Adulti che dei Minorenni, e con dati allarmanti per il volume delle misure in carico agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna. Non esageriamo nell'affermare che siamo ai livelli antecedenti all'Indulto, situazione che portò il Parlamento ad emanare quel provvedimento per l'emergenza penitenziaria raggiunta nell'estate del 2006.
In questa ottica, ponendo tra le priorità quelle di garanzia al Personale per il rispetto dei loro diritti, di dignità e sicurezza lavorativa, ed assicurando la giusta esecuzione della pena senza porre nulla a discapito delle persone detenute, avanza l'urgenza e la necessità di confrontarsi con la S.V. per verificare anche vari processi di riforma abbandonati e/o accantonati da troppo tempo.
Ci riferiamo ai temi che riguardano: la riforma della sanità penitenziaria; i nuclei di verifica della Polizia Penitenziaria nell'ambito degli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna; la stipula del nuovo Contratto Integrativo del Personale del Comparto Ministeri fermo al precedente accordo del 2000; il nuovo ordinamento professionale dello stesso Personale Ministeri; l'accordo per il FESI della Polizia Penitenziaria; il nuovo sistema disciplinare al Personale di Polizia (per il quale è già stato presentato l'ennesimo Disegno di Legge); l'accordo per il FUA 2008; le iniziative utili alla stipula del 1° contratto nazionale per il Personale del Comparto Dirigenza; la revisione del decreto legislativo n.146/2000 che pesantemente penalizza il Personale dei Ruoli Direttivi della Polizia Penitenziaria rispetto a quelli degli altri Corpi; la ridefinizione delle dotazioni organiche di tutto il Personale da prevedere sia per il DAP che per il DGM.
La CISL auspica che la S.V. voglia calendarizzare i lavori per affrontare le questioni, risolvere i problemi e dare concrete risposte ai Lavoratori di questi strategici Dipartimenti della Giustizia. Da troppo tempo hanno spazio prevalentemente le azioni di denuncia. Noi della CISL offriamo la disponibilità ad un confronto che isoli quel tipo di attività, rendendola residuale nel contesto sindacale interno al Ministero, e impegnandoci convintamente a rilanciare il Settore.
Auspichiamo pertanto che Lei Ministro Alfano dia un segnale chiaro, inequivocabile, che dimostri la volontà che alle Sue parole seguano i fatti. Attendiamo quindi un Suo cortese celere riscontro per iniziare la “stagione del fare” , per abbandonare quella “del dire”.
<< Home page