Giustizia: assistenti sociali; no alla riorganizzazione del Dgm
Adnkronos, 13 dicembre 2008
Il Consiglio Nazionale Assistenti Sociali, in merito al progetto di riordino dell’apparato amministrativo del ministero della Giustizia, esprime "una forte preoccupazione per la proposta di riorganizzazione del Dipartimento per la Giustizia Minorile, orientata a depotenziarne l’autonomia e la specializzazione".
"Il Consiglio - sostengono gli assistenti sociali - rileva con favore l’atteggiamento al riguardo del Ministro Alfano che ha manifestato in Parlamento la necessità di riflettere su tale progetto di riorganizzazione". "La delegazione Onu - proseguono - di recente in Italia per accertare lo stato dei diritti umani delle persone private della libertà, ha mostrato apprezzamento per il funzionamento della giustizia minorile in Italia, indicandola quale buon esempio per le altre nazioni ed evidenziando anche l’importanza della sua autonomia in linea con le Raccomandazioni delle Nazioni Unite sulla giustizia minorile".
"Auspichiamo - concludono gli assistenti sociali - che non venga dato corso a progetti di riordino degli apparati amministrativi e del Ministero, semplicemente finalizzati a una apparente contrazione delle spese, che possano in alcun modo ledere l’autonomia dell’amministrazione della giustizia minorile e la qualità della sua attività, per come si è progressivamente realizzata nel corso degli ultimi 60 anni"
Il Consiglio Nazionale Assistenti Sociali, in merito al progetto di riordino dell’apparato amministrativo del ministero della Giustizia, esprime "una forte preoccupazione per la proposta di riorganizzazione del Dipartimento per la Giustizia Minorile, orientata a depotenziarne l’autonomia e la specializzazione".
"Il Consiglio - sostengono gli assistenti sociali - rileva con favore l’atteggiamento al riguardo del Ministro Alfano che ha manifestato in Parlamento la necessità di riflettere su tale progetto di riorganizzazione". "La delegazione Onu - proseguono - di recente in Italia per accertare lo stato dei diritti umani delle persone private della libertà, ha mostrato apprezzamento per il funzionamento della giustizia minorile in Italia, indicandola quale buon esempio per le altre nazioni ed evidenziando anche l’importanza della sua autonomia in linea con le Raccomandazioni delle Nazioni Unite sulla giustizia minorile".
"Auspichiamo - concludono gli assistenti sociali - che non venga dato corso a progetti di riordino degli apparati amministrativi e del Ministero, semplicemente finalizzati a una apparente contrazione delle spese, che possano in alcun modo ledere l’autonomia dell’amministrazione della giustizia minorile e la qualità della sua attività, per come si è progressivamente realizzata nel corso degli ultimi 60 anni"
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