LE OO.SS. DENUNCIANO SITUAZIONE UEPE MILANO
CGIL FP - CISL FPS - RDB- RSU UEPE MILANO
AL Ministro della Giustizia
On.le A.Alfano
On.le R. Brunetta
Al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
Dott. F. Ionta
Al Direzione Generale dell’Esecuzione Penale Esterna
Dott. Turrini Vita
MILANO
Al Prefetto di
MILANO
Milano
MILANO
MILANO
E p.c. Alle Direzioni degli Istituti Penitenziari
OPERA
S. VITTORE
BOLLATE
MONZA
LODI
Alle RSU degli UEPE Regione Lombardia
Alle RSU degli UEPE Nazionali
per il loro inserimento sociale
MILANO
OGGETTO: situazione dell’ UEPE di Milano
I lavoratori lamentano il venir meno delle essenziali condizioni lavorative per svolgere le ordinarie attività istituzionali.
Si evidenzia anche che le richieste di trasferimento del personale non rientrano soltanto in un normale turn over. Talvolta risultano essere la conseguenza del malcontento e della sofferenza dei dipendenti che non sono valorizzati nella loro professionalità oltre che non considerati per il ruolo ricoperto e in alcuni casi ostacolati da rapporti conflittuali con la Direzione.
L’indulto, per l’Uepe di Milano, si è rivelato uno strumento di normalizzazione dei carichi di lavoro, poiché questo Ufficio a differenza di altri Uepe d’Italia ha sempre mantenuto un consistente carico di lavoro. L’effetto indulto è da tempo comunque concluso, come dimostrano i dati, dove le misure alternative e le indagini, aumentano in modo esponenziale; peraltro la situazione è nota al DAP avendo il PRAP stesso fornito un report al capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Dott. Ionta, in occasione della sua visita a Milano.
Il personale, nello svolgimento quotidiano della proprie mansioni, deve inoltre misurarsi con i tagli di spesa consistenti che sono stati effettuati ai fondi dell’Amministrazione Penitenziaria; fondi che sono necessari per permettere l’espletamento delle funzioni istituzionali. Tali tagli hanno già messo in crisi le risorse per l’acquisto del carburante per le auto di servizio con una ricaduta sul personale al quale viene richiesto di effettuare il più possibile interventi esterni con i mezzi pubblici anticipando le somme sostenute per le spese di viaggio. Tale situazione sta ulteriormente incidendo gravemente sulla funzionalità di questo Ufficio già gravato dai problemi sopra evidenziati.
Si osserva che l’Amministrazione, da una parte richiede prestazioni professionali ottimali e dall’altra mortifica l’attività professionale in sé, nel momento in cui non fornisce gli strumenti che costituiscono “l’essenza” del lavoro dell’Ufficio. Stante la situazione sopra denunciata risultano paradossali e difficilmente realizzabili le richieste del D.A.P. di seguito elencate:
· Lettera circolare n. 0091537 del 2007 “attività conseguenti alla riduzione delle persone prese in carico” che suggerisce ottimale un incontro personale dell’affidato una volta alla settimana con l’affidato nei vari contesti possibili (abitazione, luogo di studio o lavoro, sede di ufficio); sufficiente un incontro quindicinale;
· Il progetto in itinere sulla redazione del programma di trattamento in favore degli affidati per l’elaborazione del quale è necessaria una profonda conoscenza del soggetto nel suo contesto di vita;
· Il lavoro per progetti che vede il personale di servizio sociale sempre più impegnato sul territorio in un’attività di rete.
Pertanto il Personale esprime il suo profondo disagio per le difficoltà sempre maggiori di garantire i propri compiti istituzionali e per le condizioni di lavoro precarie, di rischio oltre che lesive della dignità del lavoratore.
Per tutto quanto sopra esposto il personale dell’UEPE di Milano chiede agli Organi Superiori, che leggono, di predisporre ogni intervento utile, per quanto di competenza, alla risoluzione delle problematiche a tutela dei lavoratori.
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