L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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domenica 5 luglio 2009

Foggia: tra Uepe e Provincia, convenzione per il reinserimento

www.teleradioerre.it, 4 luglio 2009

"Il principio della solidarietà è uno dei pilastri sui quali si regge la convivenza civile di una comunità. Offrire ai cittadini condannati la possibilità di un pieno reinserimento sociale è un dovere cui l’Amministrazione provinciale non si è sottratta, percorrendo la via di una seria ed intelligente collaborazione istituzionale che, a costo zero, ci permette di applicare uno dei valori cardine della Costituzione, potenziando nel contempo i servizi offerti alla cittadinanza di Capitanata".

Così Antonio Pepe, presidente dell’Amministrazione provinciale, commenta la sottoscrizione della convenzione siglata tra la Provincia di Foggia e l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Foggia (organo periferico del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che si occupa delle misure alternative alla detenzione per i condannati) per il reinserimento sociale dei cittadini sottoposti a misure di sicurezza - libertà vigilata, semidetenzione e libertà controllata - in attività da espletare nella Biblioteca Provinciale La Magna Capitana.

La convenzione, che avrà la durata di un anno, prevede una stretta e sinergica collaborazione tra le due Istituzioni, al fine favorire i processi di inclusione sociale per i condannati e le loro famiglie attraverso la collaborazione con gli Enti Locali e la promozione della conoscenza e lo sviluppo di attività riparative a favore della collettività. Con la sottoscrizione dell’accordo, la Biblioteca Provinciale si impegna a collaborare con l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Foggia, che provvederà a segnalare il nominativo di ogni soggetto in esecuzione di pena che aderisce all’attività a favore della comunità. L’adesione del condannato, ovviamente, avverrà previa acquisizione di un impegno scritto da parte dell’interessato.

Per tutti i soggetti verrà fornita una scheda di presentazione in cui verrà specificato il tempo che la persona potrà dedicare all’attività prescelta e la qualifica professionale dello stesso, in modo da individuare la migliore collocazione all’interno della struttura della Biblioteca. Ogni soggetto sarà affiancato da un’assistente sociale, cui sarà demandato il compito di seguirlo e di rapportarsi con l’Amministrazione provinciale per ogni necessità.

La Biblioteca Provinciale, per parte sua, assumerà l’onere dei premi per l’assicurazione (contro i rischi derivanti dallo svolgimento dell’attività e per responsabilità civili) e predisporrà per ogni soggetto la presenza di un referente che lo supporti nello svolgimento dei compiti ricevuti. I condannati che usufruiranno di questa possibilità, inoltre, dovranno partecipare a periodiche verifiche sull’andamento dell’inserimento che consentiranno di individuare eventuali problemi tra il soggetto in esecuzione di pena ed il contesto sociale in cui è inserito.

L’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Foggia collabora con gli Istituti Penitenziari di Foggia, Lucera, San Severo e con le Case Mandamentali di Trinitopoli e Rodi Garganico, con la Magistratura di Sorveglianza di Foggia per l’esecuzione delle misure alternative alla detenzione e delle misure di sicurezza non detentive; con il Tribunale di Sorveglianza di Bari; avendo inoltre attivi Sportelli Territoriali nei comuni di Manfredonia e Vieste.

"Siamo particolarmente orgogliosi di questa convenzione - aggiunge l’assessore provinciale alle Politiche Cultuali, Billa Consiglio - che ci permette da un lato di favorire concretamente il reinserimento sociale dei cittadini condannati e dall’altro di contribuire ad un miglioramento della nostra offerta culturale in favore della comunità. Ogni attività dei soggetti condannati - precisa Consiglio - sarà sottoposta ad una approfondita fase di controllo: da verifiche con cadenza periodica circa l’inserimento dei partecipanti al progetto, in modo da valutare la possibilità di interrompere il rapporto qualora non vi fossero risultati soddisfacenti, fino alla comunicazione trimestrale delle presenze".

"Applicheremo questa misura di civiltà - conclude il vicepresidente della Provincia - fissando rigidi paletti che impediscano forme di degenerazione del progetto, vincolando l’adesione ad un reale impegno nei confronti della società. Proseguiremo inoltre nel nostro impegno a creare le condizioni perché sia reale anche il recupero dei detenuti, che abbiamo coinvolto da tempo in iniziative di carattere culturale, come la presentazione nella Casa circondariale di Foggia dei volumi del progetto Libri a Trazione Anteriore. Si è aperta dunque una fase di intensa collaborazione con la direzione della Casa circondariale, che è nostra intenzione rafforzare ed implementare".