L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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giovedì 22 aprile 2010

COMUNICATO STAMPA- MANIFESTAZIONE NAZIONALE: "PER LA GIUSTIZIA E PER I DIRITTI DI CHI CI LAVORA" -

ROMA, 24 APRILE 2010
ore 10.30 piazza Bocca della Verità, corteo sino a Piazza Navona


Comunicato stampa di Lina Lamonica Coordinatore nazionale penitenziari e Gianfranco Macigno Coordinatore nazionale Giustizia minorile


Sabato 24 aprile i lavoratori penitenziari e della Giustizia minorile scenderanno in piazza a fianco dei colleghi degli altri dipartimenti della Giustizia contro la politica demagogica e securitaria del governo, per difendere il diritto alla giustizia nel nostro paese e l'art. 27 della costituzione.

Il Governo annuncia grandi ed epocali riforme al sistema giustizia oramai alla paralisi.

Il Ministro Alfano annuncia interventi strutturali e legislativi per risolvere la drammatica condizione di vita nelle carceri italiane determinata da un eccessivo ed inarrestabile sovraffollamento;
Il Ministro Alfano annuncia imminente l'approvazione del disegno di legge, in discussione in commissione giustizia alla camera, che prevede la messa alla prova per chi deve scontare tre anni e la detenzione domiciliare per chi deve scontare un anno: una strana panacea alle problematiche.

Annunci propagandistici i cui contenuti ravvisano scarsa conoscenza del contesto e delle sue complesse problematiche, e la ricaduta di tali provvedimenti sulla operatività e sul servizio degli operatori rischia di essere devastante:
* mancano le necessarie risorse umane e ed economiche, pregiudiziali all'effettivo raggiungimento dell'obiettivo;
* manca una seria attenzione verso i lavoratori che con l'accordo integrativo siglato da solo due OO.SS. risultano dequalificati e mortificati professionalmente;
* manca una visione globale delle problematiche e la capacità di un progetto che prevede un intervento a tutto campo.

Il problema carceri riteniamo che non trova soluzione se non abrogando principalmente le leggi Bossi-Fini, Fini-Giovanardi ed ex Cirielli; leggi che determinano l'incessante ingresso nelle carceri di microcriminalità e di disagio ed emarginazione sociale. Esso non trova soluzioni se gli interventi non sono condivisi e partecipati con le professionalità che quotidianamente nel contesto svolgono il proprio compito istituzionale demandato dalla carta costituzionale.

Ad oggi il Ministro Alfano ed il suo Governo hanno dimostrato totale disinteresse al reale funzionamento del sistema giustizia e di tutte le sue articolazioni; hanno dimostrato pressapochismo ed improvvisazione nelle "non soluzioni": una politica iniqua che ha determinato per il pianeta carcere una involuzione culturale e sociale, un punto di non ritorno.

Per questi motivi ci appelliamo a tutte le forze democratiche del paese, all'associazionismo e alla società civile tutta, perché aderiscano e partecipino il 24 aprile alla manifestazione nazionale "per la giustizia e per i diritti di chi ci lavora", per rafforzare il dissenso ai tagli e all'accordo siglato dalla minoranza delle OO.SS. contravvenendo alle normali regole democratiche.

La civiltà giuridica e democratica di un paese si riscontra e non può prescindere dalla condizione del suo sistema giustizia e dalla condizione delle sue carceri.

Roma, 22 aprile 2010