L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

lunedì 17 febbraio 2014

LETTERA CNOAS SULLO SMANTELLAMENTO DELLA GIUSTIZIA MINORILE

COMUNICATO STAMPA
VERSO LO SMANTELLAMENTO DELLA GIUSTIZIA MINORILE?

Il Consiglio nazionale dell’Ordine degli Assistenti sociali esprime sconcerto riguardo allo
schema di riorganizzazione del Ministero della Giustizia di cui è venuto a conoscenza. Uno
schema che, se confermato, penalizzerebbe fortemente il Dipartimento per la Giustizia
minorile facendo venire meno il mandato e la specificità del recupero dei ragazzi inseriti nel
circuito penale.
Secondo il piano di riorganizzazione trasmesso ai Ministeri competenti, e inviato ai sindacati
venerdì 7 febbraio, il Dipartimento dovrebbe subire, da solo, il 50% dei tagli previsti
dall’assetto. La riduzione delle direzioni generali del Dipartimento per la Giustizia minorile, in
particolare la scomparsa di una specifica direzione generale per l'attuazione dei
provvedimenti giudiziari (che si occupa di tutto ciò che attiene al trattamento dei minorenni)
e la drastica riduzione dei dirigenti di 2^ fascia - che rappresentano di fatto la struttura
portante dell’organizzazione – insieme all’ormai annoso problema della carenza di personale
di Servizio sociale all’interno degli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni annullerebbero di
fatto il Dipartimento.
La direzione generale unitamente alla declinazione che poi avviene sul territorio con le
Direzioni dei Centri per la Giustizia minorile e i Servizi minorili assolve al mandato dello
sviluppo dei programmi e dei progetti di intervento con gli adolescenti autori di reato.
La specificità del settore è riconosciuta dall'articolo 31 della Costituzione italiana, secondo il
quale la Repubblica "protegge la maternità, l'infanzia, la gioventù, favorendo gli istituti
necessari a tale scopo”. Da qui nascono infatti i Tribunali per i Minorenni e le strutture
specializzate nel penale minorile, rappresentate da servizi dedicati e da percorsi specifici,
declinati in modo da garantire la peculiarità del settore.
“Il Dipartimento per la Giustizia minorile rappresenta un fiore all'occhiello della giustizia
italiana e viene preso come esempio di percorso virtuoso a livello internazionale” – dichiara
Silvana Mordeglia, Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Assistenti sociali. “Se
questa riorganizzazione dovesse essere confermata, si minerebbe la dignità e la specificità
dell’intervento nei confronti dei minorenni autori di reato, specificità che deve essere invece
garantita sul versante giudiziario da un lato e sul versante organizzativo dall’esistenza di un
Dipartimento specifico e dedicato a tale delicato settore, dall’altro. Dati alla mano e
nonostante l’attuale esiguità dell’organico (si pensi che 350 assistenti sociali sull’intero
territorio nazionale seguono circa 20.000 ragazzi nei percorsi di uscita dal circuito penale), è
grazie alle attività che si declinano all’interno del Dipartimento che il tasso di recidiva dei
minorenni del circuito penale è ridottissimo, in particolare a motivo dell’efficacia
dell’applicazione di misure specifiche quali la sospensione del processo e messa alla prova.”
Roma, 12 febbraio 2014