L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

venerdì 27 aprile 2007

COMUNICATI ADNKRONOS E ANSA

CARCERE: RINVIATO A MAGGIO INCONTRO DAP-SINDACATI SU CASO UEPE
Roma, 26 apr.-(Adnkronos)-E' stato rinviato a maggio l'incontro tra il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e i sindacati in merito alla proposta di inserire la polizia penitenziaria negli uffici per l'esecuzione penale esterna(Uepe). La tensione tra i vari sindacati resta comunque alta, tra chi è favorevole e chi contrario alla proposta. Intanto sul sito degli assistenti sociali si moltiplicano in un blog nazionale le dichiarazioni, i comunicati e le critiche contro il progetto del ministro della giustizia Clemente Mastella.
Secondo la funzione pubblica della Cgil si tratta di una proposta "non praticabile" alla luce delle ingenti risorse che dovrebbero essere investite nell'operazione. Mentre il Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria si dice favorevole e accusa chi è contro la proposta di essere "miope". La polizia penitenziaria secondo il Sappe andrà a svolgere le stesse funzioni che oggi svolgono la polizia e i carabinieri " che così possono essere restituiti ai lororo compiti istituzionali". D'accordo con il sappe anche la UIL penitenziari. Inoltre il Seac(Coordinamento enti e associazioni di volontariato penitenziario) ribadisce le proprie perplessità in merito alla sperimentazione dell'inserimento della polizia penitenziaria.
Infine il presidente della conferenza nazionale Volontariato giustizia, Claudio Messina, critica" il provvedimento che prevede di utilizzare agenti come controllori dei detenuti in semilibertà o in affidamento".
26-aprile-07 11.21
CARCERI POLIZIA PENITENZIARIA NEGLI UEPE, UN BLOG PER IL DISSENSO
Roma, 24 aprile- (Adnkronos)-
Sul blog nazionale lanciato dagli assistenti sociali di Milano si moltiplicano le dichiarazioni, i comunicati e le critiche control'idea del Ministro della Giustizia Clemente Mastella di affidare anche alla polizia penitenziaria il controllo dei detenuti in esecuzione penale esterna al carcere. Nel blog in questi giorni è stato diffuso il comunicato della funzione pubblica della CGIL che esprime vivo disappunto per il provvedimento proposto dal Guardasigilli. Secondo i sindacalisti nazionali della CGIL i poliziotti penitenziari che dovrebbero essere coinvolti nella gestione concreta degli Uffici per l'esecuzione penale esterna(uepe), "non farebbero che sovrapporsi alle altre forze di polizia già impegnate normalmente sul territorio".Dallo stesso blog degli assistenti sociali si apprende che l'incontro tra le rappresentanze sindacali del settore e il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria previsto per questi giorni è stato rinviato a maggio. Da quanto si apprende è molto probabile che a maggio durante l'incontro i sindacati chiedano all'amministrazione e quindi al governo di ripensare il provvedimento mastella e comunque di bloccarne la sperimentazione che lo stesso ministro avrebbe voluto far partire da metà maggio. Si sono già dichiarati contrari al provvedimento gli assistenti sociali di latina, Massa, La Spezia, reggio Calabria, Cosenza, sassari, Bergamo, Milano, Genova, Imperia, savona, Perugia, alcuni capoluoghi della sardegna e della Sicilia.
(Mrg/Ct/Adnkrronos)24-apr-07 09:55
CARCERI: MISURE ALTERNATIVE, E' POLEMICA SU USO AGENTI(ANSA)-Roma, 24 apr-E' polemica sull'ipotesi d'inserimento, in via sperimentale, della polizia penitenziaria negli Uffici per l'esecuzione penale esterna(UEPE). La novità, prevista in un progetto del DAP e che dunque riguarda le misure alternative alla detenzione, divide gli stessi sindacati di categoria e non piace agli assistenti sociali. Il presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, Cnvg, Claudio Messina, esprime "perplessità e preoccupazione" sulla vicenda, spiegando che "la professionalità dimostrata finora dagli assistenti sociali rischia di infrangersi contro un prevedibile irrigidimento del servizio". Per Messina inoltre "va assolutamente salvaguardata la norma costituzionale che incoraggia la rieducazione ed il reinserimento, mettendo in discussione sistemi che non funzionano, come il carcere, piuttosto che stravolgere l'Uepe, la cui formula finora si è mostrata vincente". La vicenda divide al loro interno anche gli stessi sindacati di Polizia Penitenziaria. "E' un progetto che aggrava pesantemente le condizioni di vita e di lavoro negli istituti penitenziari, rese peraltro già estremamente difficoltose dalla forte carenza di personale" lamenta la CGIL polizia penitenziaria.
"Non comprendiamo queste resistenze a impiegare il corpo di polizia penitenziaria attivamente nelle misure alternative alla detenziaone- replica il Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria), che è invece favorevole alla proposta. Se la pena evolve verso soluzioni diverse da quella detentiva, anche la Polizia penitenziaria dovrà spostare le sue competenze al di là delle mura del carcere". In linea con il Sappe la posizione della Uil penitenziari: occorre "ragionare in termini di allarme sociale e sicurezza pubblica. Affidare i controlli alla polizia penitenziaria non contrasta con la preziosa, insostituibile opera degli assistenti sociali. in fondo trattamento, rieducazione, reinserimento sociale e sicurezza non sono concetti tra loro alternativi".
24-apr-07 19.43