L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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martedì 29 gennaio 2008

Adnkronos

Osapp; un Commissario straordinario per le carceri

29 gennaio 2008

Gli arresti operati oggi in diverse operazioni della polizia "devono rimettere all’ordine del giorno la questione carceri e del sovraffollamento". Lo afferma il segretario Generale dell’Osapp, Leo Beneduci, sottolineando che oggi sono entrate nelle carceri italiane "più di 150 persone".
"La società - spiega Beneduci - si preoccupa della sicurezza; adesso è la questione cardine su cui tutta la politica pone attenzione. Ma forse non ci si rivolge mai agli effetti che ciò produce in strutture che non sono più idonee, né in termini di capienza né in termine di sicurezza interna ed esterna ad accogliere nuovi soggetti".
"L’Amministrazione Penitenziaria in questi ultimi tempi ha segnalato in più di un’occasione quello a cui andremo incontro tra 4/5 mesi - sottolinea Beneduci -. Ma sembra che il problema principale sia mettere dentro chi ha commesso i reati, come se si potesse buttare la chiave senza tenere conto delle condizioni di chi dal carcere, prima o poi, esce e dimenticando nello stesso tempo gli effetti che può portare, alla società ed al Paese, il tenere dentro persone in condizioni disumane".
"Il termine discarica sociale non lo abbiamo coniato noi. Forse è giunto il momento di nominare anche per il fallimentare sistema penitenziario italiano un Commissario Straordinario".
Giustizia: Osapp; sì alle riforme, perplessità sul "braccialetto"

In materia di giustizia e carceri "gli interventi devono essere radicali: servono riforme urgenti per la "discarica sociale", come ha tenuto a sottolineare Eurispes nel suo rapporto annuale, ed è per questo che avvertiamo uno strano clima di riscatto delle forze che fino adesso sono state all’opposizione". Così in una nota il segretario Generale dell’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma di Polizia penitenziaria) Leo Beneduci.

"Per dirla in modo chiaro - sottolinea Beneduci - pensiamo che le elezioni, che da più parti vengono auspicate, siano l’alternativa sbagliata a ciò che più urge per il Paese e per la società che rappresentiamo. Affrontare una nuova tornata elettorale sarebbe un disastro per le carceri".
"Quello che serve è un diverso modo di pensare alla logica detentiva, che non si basi più sui numeri, o che quei numeri li possa leggere in chiave di risposta e non di allarme. È apprezzabile, infatti, il piano pluriennale varato dall’Amministrazione per l’espansione ed il rafforzamento dell’edilizia carceraria, ma - lamenta l’Osapp - 7.385 nuovi posti non sono nulla contro un tasso di crescita della popolazione carceraria di mille unità al mese".

"Per quanto riguarda la sperimentazione, come il braccialetto proposto dal Dap siamo perplessi su gli effetti risolutivi dell’esperimento annunciato, perché‚ - prosegue Beneduci - pensiamo che in questo si celi la cultura di chi vuole tenere in carcere, con l’unica finalità di nascondere alla società civile, ciò che è considerato marcio ed irrecuperabile: quasi a voler applicare antiche e desuete concezioni di lombrosiana memoria, lasciando però fuori gli affidabili".

"Ribadiamo fortemente che le riforme che noi intendiamo servano adesso, e non sono possibili tra tre mesi. Tra tre mesi - conclude il segretario generale dell’Osapp - il sistema sarà veramente al collasso, e nel frattempo, non si potrà far fronte ad una emergenza che un Governo sfiduciato, e obbligato dall’ordinaria amministrazione, può normalizzare".