Il Manifesto
Gonnella- sulle riforme mancati forza e coraggio
26 gennaio 2008
Il giudizio complessivo di Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, sul Governo di Prodi, è positivo ma non troppo. "Una legislatura cominciata in modo coraggioso con l’approvazione dell’indulto a cui però non è seguita una vera stagione di riforme in ambito penale, assolutamente necessaria. È mancata la forza e il coraggio per farla. Ed è un peccato visto che sul programma elettorale dell’Unione tutto questo era previsto.
Eravamo a buon punto su due testi di legge, già approvati alla Camera. Quello che prevede l’introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento e un altro che introduce la figura del garante nazionale dei diritti delle persone detenute e private della libertà personale. Leggi che adesso salteranno inevitabilmente e si dovrà ricominciare tutto daccapo.
Decisamente negativo invece è il giudizio sul cosiddetto "pacchetto sicurezza", voluto con forza da alcuni sindaci del Pd e amplificato dalla stragrande maggioranza dei media nazionali. Ed è stato avvilente tutto il dibattito che ne è seguito e che ha fatto fare al nostro paese parecchi passi indietro dal punto di vista culturale".
26 gennaio 2008
Il giudizio complessivo di Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, sul Governo di Prodi, è positivo ma non troppo. "Una legislatura cominciata in modo coraggioso con l’approvazione dell’indulto a cui però non è seguita una vera stagione di riforme in ambito penale, assolutamente necessaria. È mancata la forza e il coraggio per farla. Ed è un peccato visto che sul programma elettorale dell’Unione tutto questo era previsto.
Eravamo a buon punto su due testi di legge, già approvati alla Camera. Quello che prevede l’introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento e un altro che introduce la figura del garante nazionale dei diritti delle persone detenute e private della libertà personale. Leggi che adesso salteranno inevitabilmente e si dovrà ricominciare tutto daccapo.
Decisamente negativo invece è il giudizio sul cosiddetto "pacchetto sicurezza", voluto con forza da alcuni sindaci del Pd e amplificato dalla stragrande maggioranza dei media nazionali. Ed è stato avvilente tutto il dibattito che ne è seguito e che ha fatto fare al nostro paese parecchi passi indietro dal punto di vista culturale".
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