AGI
CARCERI: OSAPP SU SUICIDIO AGENTE, DAP HA RESPONSABILITA’
(AGI) - L’Amministrazione Penitenziaria “non e’ intervenuta sul vero nodo da sciogliere, e sui rapporti gerarchici e funzionali che devono qualificare la Polizia penitenziaria nei confronti di coloro che sono incaricati a coordinare le carceri”. E’ quanto sottolinea l’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria) dopo il suicidio di un agente penitenziario a Ferrara.“E’ ora di dire basta a fatti di questo tipo, soprattutto dopo che, nelle scorse settimane, gia’ altri ‘baschi azzurri’ si erano tolti la vita nel giro di pochi giorni a Modena, Verbania, Imperia e Tempio Pausania - afferma il segretario dell’Osapp, Leo Beneduci -; e’ necessario che chi ha ruoli di Governo si assuma le responsabilita’ del caso”.Per Beneduci, infatti, “non serve gridare a facili allarmismi, anche se le cause vanno certamente ricercate nel decadimento di un ambiente di lavoro, come quello carcerario, che certamente non offre alcuna occasione per valorizzare le risorse che impiega”, ma “serve, invece, un serio atto di verita’ da parte di tutti i soggetti istituzionali”. (AGI)
(AGI) - L’Amministrazione Penitenziaria “non e’ intervenuta sul vero nodo da sciogliere, e sui rapporti gerarchici e funzionali che devono qualificare la Polizia penitenziaria nei confronti di coloro che sono incaricati a coordinare le carceri”. E’ quanto sottolinea l’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria) dopo il suicidio di un agente penitenziario a Ferrara.“E’ ora di dire basta a fatti di questo tipo, soprattutto dopo che, nelle scorse settimane, gia’ altri ‘baschi azzurri’ si erano tolti la vita nel giro di pochi giorni a Modena, Verbania, Imperia e Tempio Pausania - afferma il segretario dell’Osapp, Leo Beneduci -; e’ necessario che chi ha ruoli di Governo si assuma le responsabilita’ del caso”.Per Beneduci, infatti, “non serve gridare a facili allarmismi, anche se le cause vanno certamente ricercate nel decadimento di un ambiente di lavoro, come quello carcerario, che certamente non offre alcuna occasione per valorizzare le risorse che impiega”, ma “serve, invece, un serio atto di verita’ da parte di tutti i soggetti istituzionali”. (AGI)
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