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martedì 20 maggio 2008

Giustizia: Veltroni e il PACCHETTO SICUREZZA

Veltroni: "no" al reato di immigrazione clandestina
Il Sole 24 Ore, 20 maggio 2008

No a introdurre il reato di immigrazione clandestina, no "alle tentazioni di giustizia fai da te" e a chi "ammicca o sottovaluta" fenomeni "gravissimi" che si sono manifestati negli ultimi giorni come gli attacchi ai campi rom o "soluzioni sbagliate" come le ronde di cittadini contro la criminalità. Sì a rilanciare le misure del "pacchetto Amato", varate dal precedente governo. Lo afferma Walter Veltroni, che prende posizione sulle misure per la sicurezza che stanno per essere varate dal governo di centrodestra. "Le questioni della sicurezza sono fondamentali per tutti i cittadini - afferma Veltroni - per questo vanno affrontate con misure utili e non propagandistiche". "Per questo - sottolinea - il Pd dice di no all’idea di introdurre il reato di immigrazione clandestina: sarebbe una misura inutile e persino dannosa, capace di intasare le carceri e di spingere anche chi viene nel nostro Paese per lavorare tra le braccia della criminalità organizzata".
Secondo il segretario del Pd, "il problema dell’immigrazione va affrontato invece con un forte rapporto con l’Europa: le politiche della sicurezza e quelle dell’immigrazione devono essere raccordate e i controlli devono avere una dimensione continentale. Bisogna fare una battaglia seria contro la clandestinità e per questo è necessario integrare e riconoscere chi nel nostro Paese lavora e ha una casa (come le centinaia di migliaia di badanti che sono necessarie alle famiglie, o i tanti lavoratori dell’edilizia che non sono stati sinora regolarizzati per responsabilità di una legge sui flussi che non funziona)".
"I tanti cittadini stranieri che lavorano regolarmente nel nostro Paese sono una risorsa e non un pericolo - afferma Veltroni - lo dimostra anche il fatto che tra gli immigrati regolari la percentuale di chi commette reati è del tutto analoga a quella dei cittadini italiani".Veltroni ribadisce l’impegno del Pd a rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini, "specie di quelli più deboli", ma respinge con un "no fortissimo" le "tentazioni di giustizia fai da te che in questi giorni si sono affacciate".
"La sicurezza - sottolinea - è un monopolio dello Stato, quindi non è ammissibile nessun ammiccamento o anche semplicemente sottovalutazione davanti a fenomeni gravissimi come gli attacchi ai campi rom o a soluzioni sbagliate come quelle delle ronde. Il Pd, dunque, "è favorevole a riprendere, integrandole coerentemente, le proposte del pacchetto Amato, cioè una idea fondata sull’equilibrio tra sicurezza e diritti".