Uepe (Pavia), riconfermato stato di agitazione personale
LUGLIO 2014
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Riconfermato all’Ufficio per l’esecuzione penale esterna (Uepe) di Pavia lo stato di agitazione del personale. Le richieste avanzate da oltre un anno dalla Funzione pubblica Cgil per far fronte alla grave carenza di organico, soprattutto per quanto riguarda il servizio sociale, non hanno sortito ancora effetti per cui, come racconta il segretario Fabio Catalano Puma, continua la mobilitazione iniziata il 25 giugno dello scorso anno. Al provveditore regionale e ai vertici dell’amministrazione penitenziaria è stata indirizzata una nota – firmata anche dalla coordinatrice regionale Fp Cgil Lombardia Barbara Campagna e dalla Rsu – in cui si chiedono interventi urgenti all’ufficio di esecuzione penale esterna pavese. “A oggi vengono seguiti 876 casi, 80 in più rispetto al 2013 per via dell’aumento delle misure alternative previsto dalle nuove norme e per via della messa alla prova che è stata ora estesa, oltre ai minori, anche agli adulti” dice Catalano Puma, spiegando che per i 7 funzionari ai servizi sociali (quando in pianta organica ne sono previsti 21), tutte donne, questo significa dover gestire una media di 150 casi a testa.
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