3 luglio 2007 - L'Ordine Nazionale degli A S scrive al Ministro Mastella e ai vertici del DAP in merito alla bozza di decreto interministeriale
Al Sig. Ministro
On. Clemente Mastella
Ministero della Giustizia
Al Dott. Ettore Ferrara
Capo del Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria
Largo Luigi Daga, 2
00164 ROMA - RM
Al Consigliere
Riccardo Turrini Vita
Direttore Generale
Esecuzione Penale Esterna
del Dip.to Amm.ne Penitenziaria
Largo Luigi Daga, 2
00164 ROMA - RM
Questo Ordine professionale, facendo seguito agli incontri intercorsi con le SS.LL. in merito alla bozza di decreto che prevede l’inserimento della Polizia Penitenziaria con funzioni di controllo delle persone sottoposte a misure alternative e, preso atto della prosecuzione delle consultazioni su tale decreto, ritiene di dover evidenziare alcune considerazioni relativamente al novellato testo del provvedimento normativo in questione.
· Conferma quanto espresso in occasione dei succitati incontri, riguardo alla valutazione positiva dei risultati ottenuti dal servizio sociale nella gestione delle misure alternative (a fronte delle ben note carenze di risorse) e, in particolare, dell’affidamento in prova al servizio sociale. E’ alla luce di tali risultati che emergono perplessità circa gli obiettivi che si intende perseguire con la riforma in corso.
· Prende atto delle modifiche apportate alla bozza di decreto, anche in accoglimento delle osservazioni e richieste avanzate, sia da questo Ordine professionale, sia dagli assistenti sociali degli UEPE. Rileva, tuttavia, che permangono degli aspetti ancora non sufficientemente chiariti, in particolare rispetto a:
o titolarità della gestione del caso e ruolo del previsto “responsabile del nucleo di verifica”;
o titolarità del monitoraggio e della valutazione della fase di sperimentazione;
o criteri sui quali si baserà tale valutazione.
· Ritiene assolutamente necessario il coinvolgimento, nella fase di monitoraggio e valutazione, di esperti e di personale di servizio sociale operanti nel settore della Giustizia, per consentire valutazioni di risultato che tengano conto di tutti gli aspetti del complesso ambito di intervento.
Confidando in una concreta attenzione a quanto sopra esposto e, rinnovando la disponibilità ad offrire la propria consulenza, per garantire che il processo di riforma in atto tuteli la specificità di competenze e strumenti di intervento del servizio sociale, si porgono distinti saluti.
f.to Il Vicepresidente
Franca Dente
On. Clemente Mastella
Ministero della Giustizia
Al Dott. Ettore Ferrara
Capo del Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria
Largo Luigi Daga, 2
00164 ROMA - RM
Al Consigliere
Riccardo Turrini Vita
Direttore Generale
Esecuzione Penale Esterna
del Dip.to Amm.ne Penitenziaria
Largo Luigi Daga, 2
00164 ROMA - RM
Questo Ordine professionale, facendo seguito agli incontri intercorsi con le SS.LL. in merito alla bozza di decreto che prevede l’inserimento della Polizia Penitenziaria con funzioni di controllo delle persone sottoposte a misure alternative e, preso atto della prosecuzione delle consultazioni su tale decreto, ritiene di dover evidenziare alcune considerazioni relativamente al novellato testo del provvedimento normativo in questione.
· Conferma quanto espresso in occasione dei succitati incontri, riguardo alla valutazione positiva dei risultati ottenuti dal servizio sociale nella gestione delle misure alternative (a fronte delle ben note carenze di risorse) e, in particolare, dell’affidamento in prova al servizio sociale. E’ alla luce di tali risultati che emergono perplessità circa gli obiettivi che si intende perseguire con la riforma in corso.
· Prende atto delle modifiche apportate alla bozza di decreto, anche in accoglimento delle osservazioni e richieste avanzate, sia da questo Ordine professionale, sia dagli assistenti sociali degli UEPE. Rileva, tuttavia, che permangono degli aspetti ancora non sufficientemente chiariti, in particolare rispetto a:
o titolarità della gestione del caso e ruolo del previsto “responsabile del nucleo di verifica”;
o titolarità del monitoraggio e della valutazione della fase di sperimentazione;
o criteri sui quali si baserà tale valutazione.
· Ritiene assolutamente necessario il coinvolgimento, nella fase di monitoraggio e valutazione, di esperti e di personale di servizio sociale operanti nel settore della Giustizia, per consentire valutazioni di risultato che tengano conto di tutti gli aspetti del complesso ambito di intervento.
Confidando in una concreta attenzione a quanto sopra esposto e, rinnovando la disponibilità ad offrire la propria consulenza, per garantire che il processo di riforma in atto tuteli la specificità di competenze e strumenti di intervento del servizio sociale, si porgono distinti saluti.
f.to Il Vicepresidente
Franca Dente
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