L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

lunedì 12 novembre 2007

DOCUMENTO RDB

Documento presentato dalla O.S. RDB in occasione della Conferenza nazionale uepe del 7.nov. 2007
Care colleghe e colleghi il mio breve intervento da delegata Rdb più che una sequela di promesse o la ricerca a quale santo votarci vuole essere una carrellata di fatti su cui lascio a voi il giudizio.
L’organizzazione sindacale di base cui appartengo , RDB, per DNA crede ancora che il sindacato,nella tutela dei diritti dei lavoratori, possa sostenere una politica di forte opposizione, di conflitto, più che di concertazione addomesticata. Lo dimostrano le lotte che quotidianamente portiamo avanti sui posti di lavoro. Nel caso specifico di questo comparto, RDB, non avendo il peso, delle tessere della polizia penitenziaria al proprio interno ,si è potuto concedere la libertà faticosissima di difendere al tavolo con l’Amministrazione , con posizioni nette e precise, il ruolo del servizio sociale.

Fare resistenza, non è, in questo caso, chiudersi sterilmente al “nuovo che avanza”, ma è ribadire con forza gli ideali ispiratori del dettato legislativo che ha portato il servizio sociale ad essere amministratore di quella res pubblica, di quel progetto ambizioso ma possibile che è la restituzione alla società di colui il quale ha infranto le regole sociali.

Ed RDB,in questo lungo anno di battaglie sindacali, con pochissimi mezzi e risorse ha fatto resistenza .
L’ha fatta quando attacca una DGEPE sorda, lontana, che vede con sospetto e diffidenza il trentennale dipanarsi del lavoro del servizio sociale, che ne misconosce e nega i risultati, che assume provvedimenti, dai pea alle circolari più recenti, assolutamente disancorati dalla realtà operativa .

Rdb ha fatto resistenza qundo denuncia il ruolo silente e sottomesso dei Direttori Uepe, addomesticati dalla Meduri e incapaci di dire una sola parola di critica reale a una controriforma che li vedrebbe gestire la polizia penitenziaria, assolutamente contraria ( per nostra fortuna) a farsi comandare gerarchicamente ( mai temine fu più corretto) da loro.
Documento RDB presentato in occasione della Conferenza nazionale uepe del 7.11.2007
Nel nostro piccolo abbiamo raccolto, unica organizzazione sindacale, l’invito della base degli assistenti sociali indicendo il 21 giugno una assemblea nazionale aperta a tutti, occasione unica, sino ad ora di confronto e di mobilitazione tra gli operatori che voglio ringraziare anche oggi per la partecipazione. Vorrei anche ricordare che in quella occasione ai delegati cgil è stato negato il permesso sindacale e sottolineare ai nazionali delle OO.SS come in periferia, nei nostri uepe, giorno per giorno la trasversalità che ci deriva dall’avere ideali, principi etici e modalità operative condivise ci fa superare steccati e barriere di appartenenza di sigla. In questo la base si dimostra, se ne fosse bisogno, molto più matura e responsabile. Crediamo che le battaglie si facciano sulle idee con logiche di ampio respiro e coinvolgimento e non arroccandosi a coltivare il proprio orticello!

Dunque, se non abbiamo già le divise calde calde negli Uepe lo si deve al lavoro di pressione, di protesta, di sollecitazione infaticabile di noi assistenti sociali, ma lo si deve anche a chi solo in contrattazione va a difendere “senza se e senza ma” le nostre ragioni
Sicuramente in questi mesi gli assistenti sociali degli Uepe, hanno alzato la testa, hanno cominciato a scrivere (un grazie al blog), ad analizzare, a fare cultura in un settore dove siamo stati piegati sui fascicoli per decenni e dove all’indomani dell’indulto l’anmministrazione ci allunga quella specie di “visitor” del progetto riprova.
La battaglia continua e ci deve veder capaci soprattutto alla luce dell’ultima bozza del DM di proseguire con determinazione e coraggio anche nel controllo del mandato sindacale .
A ognuno le propie scelte ma personalmente sono stanc di raccogliere lamentele sull’operato di alcune sigle confederali e poi vedere riconfermate le tessere o addirittura la presentazione delle liste rsu!
Noi come RDb ci siamo e stiamo sostenendo la richiesta di riconoscimento del lavoro usurante per la nostra professione e nel contratto integrativo di un dispositivo di perequazione che ci permetta almeno un riconoscimento di pari dignità con la polizia penitenziaria.

Chiediamo l’adeguamento degli organici per proseguire ( ma anche qui si è capito cosa vuole l’Amministrazione?) nell’opera di decentramento degli UEPE

Inutile nascondercelo, la realizzazione di questa sperimentazione viene perseguita dall’Amministrazione con tenacia e precisa volontà politica.
Fare resistenza a volte significa anche obiezione di coscienza e se questo progetto costoso e poco efficace si dovesse realizzare Rdb chiede la possibilità per gli assistenti sociali di andarsene con il dispositivo della mobilità da un contesto organizzativo in cui non si riconoscono più.