CARCERI/ GIUSTIZIA- 51MILA DETENUTI, 7000 AGENTI E
28-02-2008 15:31 (Apcom) - Il sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) sottolinea in un comunicato che a fronte del sovraffollamento delle carceri italiane, che sfiorano 51mila detenuti, mancano settemila tra agenti e impiegati. "Il fallimento delle politiche penitenziarie del Paese è ben evidente nei numeri attuali", si legge in un comunicato della segreteria del sindaco, che registra 51mila detenuti presenti nei 205 penitenziari italiani (Case circondariali, di reclusione, istituti per le misure di sicurezza) a fronte di una capienza regolamentare di circa 43mila posti.
"E sul fronte 'personale che lavora nelle carceri' i dati sono altrettanto allarmanti", il Sappe infatti sottolinea che la differenza tra il personale di polizia penitenziaria effettivamente in forza e quello previsto registra una carenza di 4.425 agenti uomini e 335 agenti donne. Le carenze di baschi azzurri più consistenti sono in Lombardia (circa 1.200 unità), Piemonte (900), Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Liguria. Anche il personale amministrativo e tecnico - rileva il Sappe - è sotto organico di ben 2.300 unità.
"E' quindi evidente che la mancata adozione di provvedimenti strutturali da parte di governo e parlamento per modificare il sistema penitenziario contestualmente all'approvazione dell'indulto ha riportato le carceri italiane a livelli di sovraffollamento insostenibili, arrivando oggi ad avere un numero di detenuti pressoché uguale a quello per il quale, poco più di un anno fa, l'80% dei parlamentari italiani decise di approvare il provvedimento di clemenza", sottolinea il sindacato
A fronte di questa situazione il sindacato invita "chiunque vincerà le prossime elezioni a porre la questione penitenziaria tra le priorità d'intervento". Tra le misure da porre in atto l'organizzazione sottolinea la necessità di una modifica del sistema penale - sostanzialee processuale - che renda stabili le detenzioni dei soggetti pericolosi affidando a misure alternative al carcere la punibilità dei fatti che non manifestano pericolosità sociale. Un altro nodo è rappresentato dagli stranieri detenuti (che rappresentano oggi circa il 40% della popolazione carceraria), un problema che il Sappe invita a risolvere mediante accordi internazionali che consentano l'espiazione delle pene nei Paesi di origine.
Infine si chiede "l'impegno ad assumere almeno tremila nuovi poliziotti penitenziari, stante la grave carenza di personale che si registra nel Paese."
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