L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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giovedì 28 febbraio 2008

GIUSTIZIA/CARCERE- Sovraffollamento delle carceri, la Cisl scrive al Presidente della Repubblica


On. Giorgio Napolitano
Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale
Roma 28 febbraio 2008
Caro Presidente
Il 28 Febbraio 2008 è stato scelto come giorno di “azione Europea per il sovraffollamento delle carceri”. Quasi tutti i aesi d’Europa condividono questo grave problema.
La CISL salutò con favore il provvedimento di indulto varato dal Parlamento nel 2006. Ma era necessario che nelle ore degli effetti contingenti dell’indulto, si avviasse una riforma strutturale ed organizzativa del sistema enitenziario e della giustizia. Oggi siamo pressoché nelle stesse condizioni in cui eravamo nel giugno 2006. Gli ffetti contingenti dell’indulto si sono esauriti e non si è provveduto ad avviare alcuna riforma. La capienza degli stituti penitenziari è stata abbondantemente superata – 51.000 detenuti presenti, circa - e si stima che per la fine del 008 la popolazione detenuta sarà numericamente superiore a quella del giugno 2006. I tribunali continuano a non unzionare. Il sistema carcerario è al collasso con una situazione di carenza organica consolidata nell’ambito della mministrazione Penitenziaria. E’ del tutto superfluo evidenziare che tali condizioni attentino al diritto fondamentale lla dignità umana sia dei lavoratori, sia dei detenuti. L’eccessivo sovraffollamento delle carceri italiane pone a rischio li stessi principi costituzionali sulle finalità della pena, e non consente agli operatori di svolgere con efficienza ed fficacia il proprio lavoro, aumentandone i rischi personali e comprimendone i livelli di motivazione e di rofessionalità.
Caro Presidente, abbiamo apprezzato e conosciamo bene la Sua sensibilità su questa spinosa ed importante uestione. Alle istituzioni ed alla politica, tramite la Sua fondamentale azione di garante della Costituzione, vogliamo videnziare, ancora una volta la drammaticità, della condizione carceraria nel nostro paese e le proposte che il indacato ha formulato da tempo per uscire da questa triste condizione.
Le vorrei elencare alcune delle nostre proposte:
• aprire le carceri già pronte e sbloccare gli investimenti per colmare le carenze organiche tra gli operatori enitenziari e per la formazione durante tutto l’arco della vita lavorativa;
• un nuovo sistema di misure alternative che attualizzi la Legge Gozzini, ampliando le alternative alla etenzione, che utilizzi le nuove tecnologie ed i nuovi approcci scientifici, tecnologici, psicologici e sociali;
• attivare per i detenuti con residui di pena inferiori a tre anni (circa il 20% della popolazione carceraria) nuovi
istituti detentivi e trattamentali;
• sperimentare accordi internazionali bilaterali e norme nazionali che consentano ai detenuti stranieri (circa il 0%) con condanne definitive di scontare le pene nei Paesi d’origine.
Il trascorrere dei tempi di prescrizione vanifica oggi l’operato delle forze di polizia e della magistratura, garantendo na impunità diffusa ed una maggiore attrazione del crimine. Oltre 122.000 procedimenti penali sono stati oggetto di ecreto di archiviazione nel 2006, non hanno cioè superato nemmeno la fase delle indagini preliminari, per ntervenuta prescrizione.
Pevenire il sovraffollamento della carceri, per noi, significa, anche, far funzionare bene i tribunali e annullare le impunità diffuse. Questo è l’appello che i lavoratori ed il sindacato rinnovano in questa giornata europea di mobilitazione.
Si può e si deve intervenire per ridurre il sovraffollamento carcerario, assicurare giustizia, sicurezza e dignità per gli
operatori penitenziari.
Con la più viva cordialità
Raffaele Bonanni