Fp-Cgil; da spending review tagli mortali per l’amministrazione penitenziaria
Ansa, 26 ottobre 2012
Dagli attuali 1.212 assistenti sociali a 1.067; gli educatori passeranno da 1.188 a 1.073, i contabili da 236 a 216; mentre i direttori dei penitenziari saranno 274 al posto degli attuali 343. Sono questi gli effetti che la spending review, che prevede il taglio del 10% dell’organico della pubblica amministrazione e del 20% dei dirigenti, avrà sul personale che si occupa delle carceri, secondo i numeri della Fp Cgil, che segnala gli effetti nefasti per l’organico civile.
La spending review ha risparmiato il ministero della Giustizia - dice il segretario nazionale del sindacato Salvatore Chiaramonte in una conferenza stampa alla Camera assieme all’associazione Antigone - ma non il Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria. Anziché un irrobustimento, come sarebbe ragionevole data l’attenzione rivolta dal ministro Severino al carcere, avremo una diminuzione dell’organico. Questa misura, segnala Patrizio Gonnella di Antigone, dà un colpo mortale al Dap. Significa affidare gli istituti solo alla polizia, e tornare ad un’idea di carcere che è tutta sicurezza e nessuna prospettiva di rieducazione
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