L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

venerdì 26 ottobre 2012

UNSA SAG SRIVE AL VICE CAPO DAP

URGENTE


Al Dott. Luigi PAGANO
Vice Capo del D.A.P.

e, p.c.

Al Portavoce del Ministro della Giustizia
Dott.ssa Silvia Barocci

Al Pres. Giovanni Tamburino
Capo del D.A.P.

Alla Redazione “Porta a Porta “ Rai Uno


Oggetto: Rai 1 “Porta a Porta” - Servizio giornalistico televisivo su situazione carceri italiane.

Apprendiamo dalla nota, prot. n.0373181 del 19/10/2012, a firma della S.V., che è intenzione della redazione di Rai 1 - programma Porta a Porta - di effettuare un servizio sulla situazione degli istituti penali inerente “il sovraffollamento, la maternità, l’applicazione del 41 bis e degli ospedali psichiatrici”. A tal fine vengono autorizzati i Direttori e i Comandanti di reparto a rilasciare interviste sulle condizioni organizzative e gestionali degli istituti, “nonché sulle attività formative e lavorative finalizzate al recupero e al reinserimento socio-lavorativo delle persone detenute, avendo cura di illustrare i progetti in corso o in fase di realizzazione nell’ambito dei diversi laboratori allestiti in carcere”.

In merito, la scrivente Organizzazione Sindacale esprime forte rammarico in quanto, inspiegabilmente, non si prevede di dare voce, e coinvolgere, proprio il personale che direttamente (in prima linea, si può indubbiamente affermare) svolge la funzione trattamentale e rieducativa, ovvero i Funzionari della professionalità Giuridico Pedagogica (c.d. Educatori) e, per altri aspetti, i Funzionari di Servizio Sociale.

La Confsal Unsa ritiene sia opportuno riconoscere il delicato operato e la funzione del personale che si ‘prende cura’ dello stato di sofferenza delle persone ristrette, con professionalità, spesso svilita dalle condizione estreme in cui opera con mezzi e risorse sempre più limitate, persino senza un adeguato riconoscimento economico e giuridico. Anzi, la spending review, a fronte del drammatico aumento della popolazione detenuta (circa 70.000 unità), prevede un ulteriore taglio di circa 1.000 dipendenti (dirigenti, educatori, assistenti sociali, tecnici e amministrativi) del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e della Giustizia Minorile. La predetta riduzione inficerebbe, a priori, qualsiasi percorso di riforma, in senso deflattivo e alternativo, delle misure di esecuzione penale.

Al riguardo, la scrivente O.S. (la più rappresentativa del Ministero della Giustizia) ha posto in essere numerose iniziative, investendo anche il Presidente della Repubblica il quale, con la nota sensibilità, ha sottolineato la Sua particolare attenzione per le questioni carcerarie informando l’Ufficio di Gabinetto del Ministro della Giustizia in merito alle tematiche da noi evidenziate.

In conclusione, chiediamo all’Amministrazione Penitenziaria di ‘riconoscere’, in questo frangente, il ruolo svolto dalle figure trattamentali, dando loro la possibilità di esprimersi, considerato che quotidianamente condividono lo stato di sofferenza dei detenuti impegnandosi nel delicato compito del ‘prendersi cura’.

Nell’attesa di gentile e urgente riscontro, certi che la Redazione di Porta a Porta sarà lieta di dare spazio (voce) alla figura rieducativa di riferimento che opera nelle carceri italiane, si porgono distinti saluti.

Roma, 26 Ottobre 2012.