Sindacati al Governo; senza nuove risorse impossibile gestire il sistema carcerario
Dire, 30 ottobre 2012
Una nota sindacale unitaria potrebbe non essere una notizia, ma nel settore penitenziario, attraversato storicamente da divisioni, è un fatto inedito.
Per la prima volta le organizzazioni sindacali rappresentative del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dei Poliziotti Penitenziari, dei dirigenti Penitenziari e dei ministeri (Fp-Cgil, Uil, Ugl, Confsal-Unsa, Usb-Pi, Sappe, Osapp, Sidipe, Dps), hanno scritto unitariamente al presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti e ai ministri Severino, Grilli e Patroni Griffi.
“Gli effetti dei provvedimenti stabiliti dalla Spending Review - si legge nella nota - saranno devastanti per tutto il sistema penitenziario. In particolare gli ulteriori tagli previsti andranno a ridurre drasticamente, nei dipartimenti del Dap e del Dgm, gli organici dei dirigenti di istituto penitenziario e di esecuzione penale esterna, di area I, nonché il personale del comparto ministeri (educatori, assistenti sociali e tecnico-amministrativi). Ugualmente si opererà una riduzione di fatto degli organici della polizia penitenziaria per effetto del blocco del turn over”.
Provvedimenti, continua la missiva, che si concretizzeranno “nella impossibilità di garantire la gestione delle carceri e gli obiettivi statuiti dalla Carta Costituzionale in termini di rieducazione e reinserimento sociale, nella impossibilità di garantire la sicurezza degli istituti penitenziari e quindi dell’intera collettività, nella impossibilità di garantire la celebrazione dei processi e l’accesso e la gestione delle misure alternative”. “Chiediamo pertanto, condividendo gli obiettivi annunciati dal ministro della Giustizia, che si trovino adeguate soluzioni nell’ambito della Legge di stabilità - conclude la nota - attendendo un riscontro immediato”.
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